ESTETICA INTIMA FEMMINILE
Molto spesso l'aspetto dei genitali femminili, a causa di fattori congeniti, dell'invecchiamento, od anche semplicemente per motivi legati ad una gravidanza, non corrisponde ai desideri della donna, generando quindi frustrazione ed insoddisfazione.
Un'imperfezione delle proprie parti intime può spesso incidere in modo negativo nell'ambito della sfera sessuale e psicologica.
Per una donna, scegliere di migliorare l'estetica dei genitali, significa riappropriarsi di un'immagine più fresca e piacevole, rendendo la propria vita di relazione sicura e tranquilla, eliminando l'imbarazzo causato da alcuni inestetismi.
Sempre più donne di qualsiasi età richiedono un ringiovanimento delle parti intime, che introduce anche un incremento del piacere fisico.
ANATOMIA VULVARE
Vulva
Insieme delle formazioni che costituiscono gli organi genitali esterni femminili:
- Monte di Venere sporgenza arrotondata della cute che corrisponde ad un ammasso di tessuto adiposo sottocutaneo ricco di peli
- Grandi Labbra, ricche di tessuto fibro adiposo, di ghiandole sebacee e sudoripare, e, sulla parte esterna, di peli
- Piccole Labbra poste all’interno delle grandi labbra, sottili, prive di peli, ricche di ghiandole sebacee e di fibre elastiche.
- Clitoride una formazione mediana erettile costituita da tessuto ricco di vasi sanguigni, posta anteriormente alle piccole labbra ricoperta da un cappuccio ricco di fibre.
Il CAMBIAMENTO DELLA VULVA E DELLA VAGINA DURANTE IL CORSO DELLA VITA
Il fisiologico sviluppo sessuale, mantenimento e decadimento del tessuto vulvare è regolato dall’azione degli ormoni steroidei, che influenzano l’età e lo stato endocrino determinando modificazioni sia fisiologiche che funzionali, tanto da fare della vulva un organo ormono-dipendente.
Le modifiche fondamentali sono ormonali e legate dall'inizio della pubertà, con il ciclo mestruale, gravidanza e la menopausa.
MODIFICAZIONI VULVARI
- Il primo cambiamento importante avviene con l'arrivo della pubertà: in questa fase le piccole labbra, le grandi labbra e il clitoride aumentano di volume, spunta la prima peluria, cambia l'ecosistema vaginale e si presentano le prime secrezioni vaginali.
- La tappa successiva è scandita dall'inizio dei rapporti sessuali, che comportano la rottura dell'imene.
- Altri cambiamenti importanti si hanno in gravidanza, quando i tessuti dei genitali si congestionano per prepararsi al parto. Le mucose della vagina, in particolare, si gonfiano e cambiano colore per l’effetto degli alti livelli di estrogeni tipici della gestazione.
VULVA E MENOPAUSA
Dal calo degli estrogeni dipendono anche le modificazioni tipiche della menopausa:
- Il clitoride si rimpicciolisce, in modo particolare se la menopausa è stata precoce;
- Le grandi e piccole labbra si assottigliano;
- I peli cadono o diventano bianchi; il “monte di Venere” si appiattisce;
- La lubrificazione vaginale si riduce, le secrezioni modificano composizione chimica, cambiando colore e odore;
- Il pH della vagina aumenta da 3,5-4,5 a 5,0-5,4, dato dal calo della produzione di glicogeno, offrendo una protezione meno efficiente contro molti batteri, favorendo l’insorgere di cistiti e vaginiti.
- Anche il volume dei corpi cavernosi diminuisce con l’età: è massimo fra la pubertà e i vent’anni, mentre a cinquanta il tessuto muscolare liscio, fondamentale per il meccanismo dell’eccitazione, risulta ridotto di oltre il 50 cento.
SEGNI DI INVECCHIAMENTO VULVARE
- Decadimento caratterizzato in modo normale o naturale attraverso quel complesso di modificazioni morfologiche e funzionali, della vulva da progressiva riduzione di tutte le componenti tissutali.
- Atrofia e perdita dei peli, assottigliamento delle labbra.
- Riduzione dei melanociti con conseguente diminuzione della pigmentazione cutanea
- Diminuzione delle ghiandole sebacee e sudoripare
- Assottigliamento del tessuto epiteliale e del grasso cutaneo
- Vasi sanguigni più prominenti e visibili
TRATTAMENTO MEDICO ESTETICO INTERNO
I DISTURBI FEMMINILI DELLA SFERA INTIMA
Sintomi fastidiosi e persistenti quali prurito e irritazione alle parti intime, scarsa lubrificazione della vagina, secchezza e irritazione vaginale, e persino dolore durante il rapporto sessuale (dispareunia), sono molto diffusi,comuni a molte donne - di età diverse - spesso collegabili a carenza estrogenica e all'atrofia vaginale.
Con il calo di estrogeni dovuto alla menopausa (fisiologica, indotta chirurgicamente o conseguente a terapie locali antitumorali) accanto a fastidi momentanei come vampate e sudorazioni notturne, possono comparire anche questi sintomi, che con il tempo tendono ad acuirsi. Il disagio che deriva da questi cambiamenti fisiologici associati alle alterazioni della mucosa vaginale interferisce con la qualità della vita e dei rapporti della coppia, con ripercussioni sulla vita sessuale, già in parte compromessa in alcune donne mature dalla riduzione della libido legata alla carenza di testosterone.
MA COSA SI INTENDE PER ATROFIA VAGINALE ?
L'atrofia uro-genitale insorge a seguito del declino della produzione di estrogeni da parte delle ovaie, dovuto alla menopausa, o in conseguenza di terapie seguite per alcuni tumori ginecologici. Questa nuova condizione comporta un progressivo assottigliamento dei tessuti epiteliali genitali, della mucosa vaginale e vulvare, che perde spessore e si dimostra più delicata, irritabile ed esposta ai traumi. La perdita di glicogeno nelle cellule (che contribuisce all'equilibrio della flora vaginale)insieme alla ridotta irrorazione e afflusso sanguigno all'epitelio, sono fattori che assommano alle alterazioni morfologiche dei tessuti alcune modifiche fisiologiche e funzionali come:
- secchezza e scarsa idratazione
- ridotta secrezione del fluido vaginale
- aumento del pH vaginale oltre il 5.0
- diminuzione dei lattobacilli vaginali e aumento della flora antagonista patogena
- infiammazione e sensazione di bruciore
- prurito e senso locale di vasocongestione
- leucorrea o perdite vaginali atipiche
- suscettibilità allo sfregamento e alle sollecitazioni meccaniche da parte delle pareti vaginali
- livellamento delle pliche rugose vaginali (dovuto alla riduzione di collagene nelle cellule)
La sintomatologia correlata all'atrofia della mucosa vaginale e del basso tratto urinario durante il rapporto sessuale può alterare le sensazioni genitali o peggiorare sintomi preesistenti come la riduzione del desiderio e il deficit orgasmico.
Fino a poco tempo fa essa veniva attribuita al processo inevitabile del'invecchiamento e non erano molto diffusi le terapie o i trattamenti più indicati per migliorare la fisiologia della vagina e contrastare disturbi destinati a peggiorare con il passare del tempo.
Agendo con delicatezza sui tessuti della mucosa vaginale, il laser a diodo del Ladylift stimola la produzione di collagene, migliora la funzionalità dell'area trattata e ne ristabilisce la corretta irrorazione.
Naturale, sicuro e mini-invasivo, il Ladylift ridona tono ai tessuti, aumenta il flusso sanguigno e la lubrificazione: in una parola riporta alla normalità, con naturalezza, lo stato fisiologico delle pareti vaginali.
Tra le tecniche più avanzate di fotoringiovanimento vaginale, il ladylift è la procedura maggiormente indicata per eliminare i sintomi più fastidiosi associati all'atrofia vaginale: scarsa lubrificazione vaginale, prurito vulvare, secchezza, senso di pesantezza, persino dolore durante il rapporto sessuale possono diventare un ricordo del passato.
GUIDA AL TRATTAMENTO LADYLIFT
Il Ladylift è un trattamento di ringiovanimento vaginale (da non confondersi con i trattamenti di tipo estetico) basato su uno speciale sistema laser a diodo, costituito da un manipolo appositamente realizzato per questo tipo di applicazione medica.
La procedura laser-assistita è mini-invasiva e non prevede né incisioni, né punti di sutura, e necessita di circa trenta minuti di tempo per singola seduta.
Il trattamento NON richiede di norma nessuna anestesia, tuttavia se una paziente lo desidera può essere comunque utilizzato un anestetico in crema.
Normalmente basta effettuare una sola seduta. Nei casi di atrofia vaginale molto avanzata il numero di sedute può salire fino a tre.
AZIONI BENEFICHE
L'azione di stimolazione del laser sul collagene migliora lo stato della mucosa che riveste le pareti della vagina e facilita la reidratazione e il recupero funzionale dei tessuti vaginali. Agendo su fattori che determinano secchezza, fragilità e perdita di elasticità della mucosa, il trattamento rigenerante può eliminare quelle sensazioni fastidiose di prurito, irritazione e dolore, rese particolarmente acute durante il rapporto sessuale. Di conseguenza la maggior parte delle pazienti trattate riferisce di un sostanziale miglioramento della qualità della vita e delle relazioni di coppia.
Col laser a Diodo di Ladylift è possibile trattare efficacemente anche quei casi in cui la vagina dilatata (wide vagina) è conseguente a una perdita di tono della mucosa, quando essi non presentino il coinvolgimento della muscolatura locale o problemi come il prolasso vaginale.
Questo processo di stimolazione e ringiovanimento coinvolge cellule e tessuti e richiede alcune settimane per essere portato a termine. I risultati saranno quindi maggiormente apprezzabili dopo un mese e mezzo circa dal termine del trattamento.
TEMPI DI RECUPERO
I rischi per le pazienti sono minimi: la maggior parte delle donne riferisce solo dei leggeri arrossamenti o lievi gonfiori che solitamente si risolvono in poche ore. È possibile che durante il processo di guarigione venga consigliato di evitare di sollevare pesi o di rinunciare momentaneamente ad alcune attività come il bagno caldo in vasca e l'esercizio fisico.